Che valore ha la musica nelle vite di tutti? Quanto vale ascoltare una canzone? Quanto vale assistere a un concerto?

Oggi l’ascolto di musica è dato quasi per scontato e, forse proprio per questo, la percezione del pubblico circa il lavoro che c’è dietro alla produzione di un prodotto culturale come quello musicale non è spesso nitida. Anzi, sebbene la musica rappresenti per molti una fedele compagna di vita, in pochi ne comprendono il reale valore. Produrre un disco, mettere in piedi uno spettacolo dal vivo, renderlo fruibile a un pubblico più o meno ampio: sono tutte attività che richiedono professionalità e investimenti affatto banali.

Mai come nel 2020, il titolo della prossima edizione di Linecheck potrebbe essere più attuale: “Sound Values” vuole far riflettere sul tema della protezione dei diritti di coloro che fanno musica e la trasmettono al pubblico. E i punti di vista dai quali riflettere sulla faccenda sono almeno due, e sono strettamente legati l’uno all’altro.

Il primo riguarda l’annosa questione del value gap, ossia la differenza tra il valore economico di ogni opera e l’incasso riconosciuto ai produttori per il relativo impiego. Il value gap riguarda la remunerazione riconosciuta per l’utilizzo di ogni brano dalle piattaforme di condivisione di user-generated content, come YouTube, di gran lunga inferiore rispetto a quella riconosciuta dalle piattaforme di streaming musicale come Spotify, Tidal, Apple Music e Amazon Music, nonostante le prime contino molti più utenti delle seconde.

Il secondo parte da una domanda: “Se non ci fossero più concerti, il settore musicale sarebbe in grado di sostentarsi?”. Ecco che quella che fino a qualche mese fa era solo un’ipotesi remota è diventata la realtà che ci accompagna da marzo: i concerti non ci sono più. E in ogni caso la risposta sarebbe NO.

Se servisse un dato a supporto di una risposta così netta, eccolo fornito da FIMI: il settore dello spettacolo produce nel nostro Paese 59 miliardi di euro, pari al 4% del PIL italiano. Dopo il lockdown e una ripartenza estiva fortemente limitata, la maggior parte dei lavoratori nel settore dello spettacolo dal vivo si trova ora in grave difficoltà o ha perso il lavoro, mentre molte imprese dello spettacolo e live club hanno dovuto abbassare definitivamente le saracinesche.

Ecco quindi che la necessità di proteggere la proprietà intellettuale – fondamentale per l’industria creativa e culturale – si incontra quella di proteggere i diritti e il benessere di tutti coloro che trasmettono la musica al pubblico. Fare a meno di un concerto è impossibile per diversi motivi. Tutti hanno qualcosa da perdere se non ci sono più concerti, dagli artisti al loro management, dagli organizzatori di eventi a tutti i lavoratori dello spettacolo, fino al pubblico: il valore della togetherness e dell’intrattenimento che uno spettacolo dal vivo può lasciare è davvero enorme. E “Sound Values” vuole esaltare proprio questo, il valore della musica da ogni punto di vista: artistico, economico, sociale, di industria e di filiera, nonché il ruolo della musica italiana nello scenario attuale a livello internazionale.

Ma come reagire? Come ripartire?

Se descrivere l’attuale scenario è abbastanza semplice – è sufficiente osservare e constatare la realtà dei fatti – molto più difficile è rispondere a questi interrogativi, proiettati in futuro così incerto. L’unica certezza è l’urgenza di provvedimenti a sostegno dei lavoratori dello spettacolo e di un riconoscimento del settore musicale come essenziale all’interno del sistema sociale ed economico.

Music Innovation Hub, organizzatrice di Linecheck, si è posta da subito al fianco della filiera musicale italiana per affrontare l’emergenza. L’istituzione del fondo COVID-19 Sosteniamo la musica, promosso da FIMI, in partnership con AFI, PMI e NUOVOIMAIE, e in collaborazione con KeepOn Live, La Musica che Gira, Milano Music Week e SquadraLive, ha lo scopo di supportare musicisti e professionisti del settore musicale in questo momento di crisi globale. Ad alimentare il fondo sono stati i proventi di diverse iniziative: dalla pubblicazione di alcuni brani come “Soul Mama” di Zucchero e “Una Canzone come gli 883” della DPCM Squad alle dirette streaming come Machete Aid on Twitch, fino ad arrivare ai grandi eventi come Radio Bruno Estate, Imaginaction, Vallerotonda Park Music Festival, Seat Music Awards e Heroes, la maratona in live streaming dall’Arena di Verona.

L’edizione 2020 di Linecheck sarà invece l’occasione per tutti gli addetti ai lavori – artisti, discografici, manager, organizzatori di eventi, società di servizi per il settore dell’intrattenimento – di tornare a confrontarsi sui temi che riguardano il mercato e che sono oggi indispensabili per programmare una ripartenza. Le conferenze e gli incontri di quest’anno toccheranno questioni quali copyright e editoria, diversità e inclusione, innovazione, import/export, turismo musicale, le etichette indipendenti e la distribuzione, oltre ad approfondire argomenti come il rapporto tra promotori e agenti, le sincronizzazioni e le nuove tecnologie.

Nella scorsa edizione, quella del novembre 2019, il Linecheck ha ospitato oltre 2000 delegati nazionali ed internazionali, per oltre 70 eventi tra panel, networking session e masterclass. Guarda nel canale Youtube ufficiale Linecheck – Music Meeting and festival alcuni video della scorsa edizione.

Quest’anno tutti gli eventi si terranno online e, in quanto “European Edition”, quella di quest’anno sarà un’edizione più marcatamente rivolta non solo a un pubblico – professionisti e appassionati – italiano, ma anche e soprattutto internazionale. Tramite lo streaming sarà anzi più facile abbattere ogni distanza e raggiungere chiunque voglia prendere parte a una tre giorni di riflessioni sulle professioni, le dinamiche e i cambiamenti che lo spettacolo e l’industria musicale stanno attraversando.

Main Content Partner della Milano Music Week, Linecheck 2020 ha un obiettivo chiaro: diffondere idee innovative e fare networking. Unita in questo obiettivo, Ticketmaster è ticketing partner di Linecheck. Trasformare la fase di blocco forzato dell’industria musicale in un momento di rilancio e di ripensamento dei ruoli di ogni operatore all’interno della filiera è oggi un punto fermo della visione di Ticketmaster. Rivedere il ruolo della biglietteria, non più terminale attraverso il quale vendere un titolo d’ingresso, bensì partner a supporto totale degli artisti e degli organizzatori di eventi.

Linecheck offre oggi un’opportunità preziosa: il confronto e il dibattito tra professionisti della musica. Tramite il confronto di nuove idee e di nuovi progetti, infatti, si possono ipotizzare alleanze inedite e a 360° che facciano crescere ulteriormente il valore dei prodotti musicali e aprano nuovi scenari.

È il momento di affrontare la sfida posta dalla pandemia come una grande occasione per esplorare nuovi orizzonti e uscirne vincitori!